mercoledì 29 agosto 2007

Da oggi stop ai lavavetri



"E´ un lavoro abusivo". Ma quanto durerà?
Castigatore io? Non è una misura straordinaria, si tratta di un atto che punta solo a mantenere la convivenza civile: negli ultimi tempi c´è stata una impennata di reclami e proteste

La città sembra divisa in zone di competenza tra immigrati lavavetro di diverse etnie Firenze dice stop ai lavavetri. Da ieri un´ordinanza «contingibile e urgente», firmata dall´assessore alla sicurezza Graziano Cioni in sostituzione del sindaco Leonardo Domenici che si trova sempre in vacanza, fa scattare una denuncia penale e il conseguente sequestro degli attrezzi, dal secchio al tergivetro. Chiunque venga colto sul fatto verrà chiamato perciò davanti al giudice e rischia una pena che può arrivare fino a tre mesi d´arresto o un´ammenda di 206 euro. E da stamani le 10 pattuglie di vigili in circolazione alla mattina e alla sera saranno invitate ad applicare subito la prima ordinanza del genere tra le città toscane.

Si apre così la caccia ai circa 50 lavavetri, quasi tutti rumeni (in minoranza africani e albanesi), che i vigili hanno avvistato «al lavoro» in 30 semafori più o meno. L´ordinanza, elaborata dal comandante dei vigili Alessandro Bartolini, classifica il lavavetri come «mestiere girovago» e, visto che il Comune non ha mai rilasciato autorizzazioni del genere, riconosce come «abusivo» il mestiere di lavavetri.

L´ordinanza, valida fino al 30 ottobre («Poi vedremo come renderla permanente», dice il comandante Bartolini) riconosce anche che i lavavetri «stanno causando gravi pericoli, bloccando le auto e costringendo i pedoni a scendere dal marciapiede a causa di occupazioni abusive di suolo pubblico composte da secchi, attrezzi, ombrelloni». Non solo. I lavavetri causano «nocumento anche all´igiene delle strade». E sempre nell´ordinanza si dice che, in conseguenza dei lavavetri «si sono verificati molteplici episodi di molestie agli incroci semaforici e ciò configura pericolo di conflitto sociale per i numerosi alterchi, in particolare con le donne sole». Per Palazzo Vecchio, del resto, sarebbe proprio qui il punto.

«Non chiedono se possono, ti mettono direttamente la spugna sul parabrezza e per questo negli ultimi tempi abbiamo ricevuto numerose telefonate e reclami», spiegano l´assessore Cioni e il collega alle attività produttive Silvano Gori. «Una vera e propria impennata - dicono - i cittadini lamentano che l´atteggiamento dei lavavetri è cambiato, che sono diventati più aggressivi, e a farne le spese sono soprattutto le donne sole in auto». Ultima in ordine di tempo, racconta Cioni, una signora che si è trovata a fronteggiare il tentativo di furto del telefonino da parte di un lavavetri.

Ma cosa accadrà in pratica da oggi? In base all´articolo 650 del codice penale (inosservanza degli ordini dell´autorità) richiamato dall´ordinanza, non solo la polizia municipale ma tutti gli ufficiali di polizia giudiziaria (compresi carabinieri e polizia) dovranno bloccare il lavavetri, denunciarlo e sequestrargli l´attrezzatura. In seguito sarà chiamato davanti al giudice, che deciderà la pena da comminare. Basterà tutto questo a scoraggiare chi finisce al semaforo perché deve comprarsi da mangiare?

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